Brutte notizie sul fronte Roger Waters. A fronte dello scarso successo commerciale ottenuto da Amused To Death, l’ex leader dei Pink Floyd ha deciso di rinunciare a promuovere l’album con una tourneè. E’ opportuno, però, precisare, che non si è trattato di un “fiasco” in termini di vendite (come si poteva dire di Radio Kaos), ma di una parziale delusione in quanto l’album, pur vendendo abbastanza bene in tutto il mondo, non ha raggiunto quel successo che si presumeva in considerazione della magnificenza dell’opera. Infatti, per una volta Roger ha messo tutti d’accordo e non c’è stato giornale che non abbia tessuto le lodi al suo lavoro. Basti citare che l’autorevole rivista americana “Billboard” ha giudicato Amused To Death il migliore album del 1992 e ciò ha permesso a Roger di conquistare il premio “Billie Awards”.
Alla base dell’insuccesso dell’album di Roger bisogna, comunque, tenere presente il comportamento piuttosto strano da parte della sua nuova casa discografica, la CBS, i cui dirigenti prima della pubblicazione di Amused To Death avevano proclamato che esso sarebbe stato pluripubblicizzato, cosa che non è asolutamente stata mantenuta. Infatti, a parte le solite interviste seguenti la pubblicazione dell’album, su nessuna rivista musicale è mai apparso un avviso pubblicitario inerente ad esso ed anche il video di “What God Wants” è stato trasmesso raramente dai vari circuiti televisivi quali MTV e Videomusic. Ma la cosa che più ha lasciato perplessi, in termini di promozione pubblicitaria, è l’assoluta mancanza, sulla copertina dell’album, di un qualsiasi riferimento al passato di Roger nei Pink Floyd. Un semplice adesivo posto sulla copertina dell’album, evidenziante il fatto che Roger è stato la mente creativa dei Pink Floyd degli anni ‘70, avrebbe garantito all’album vendite nettamente più consistenti ed avrebbe permesso di fare conoscere Roger anche alle nuove generazioni. Una decisione piuttosto strana quella dei dirigenti della CBS Sony Columbia che avevano tanto decantato, all’epoca della sua pubblicazione, le qualità di Amused To Death; ma analizzando a fondo il problema si può facilmente trovare una soluzione nel fatto che anche i Pink Floyd sono distribuiti dalla Sony e, probabilmente, essi non hanno voluto creare dei problemi nei loro rapporti con Gilmour & Co. considerando i problemi legali che essi hanno avuto con Waters.
Un’altra decisione piuttosto singolare, da parte dei vertici della CBS, riguarda la pubblicazione su CD-single di “The Bravery Of Being Out Of Range” che nel dicembre ‘92, venne annunciata per il mese successivo. Il CD, che sarebbe stato pubblicato sia in Europa che negli Stati Uniti, avrebbe dovuto contenere anche un pezzo inedito, ma ben presto il progetto venne scartato. Alla fine, venne pubblicato un CD-single promozionale di “The Bravery Of Being Out Of Range” solo in Inghilterra, accompagnato da “What God Wants Pt.1” e “Perfect Sense Pt.1”.
Ma non è finita qui. In gennaio venne annunciato che il 16 febbraio “Three Wishes” sarebbe stato pubblicato, in America ed in Europa, come CD-single, accompagnato da relativo video. Anche in questo caso, il progetto venne inspiegabilmente accantonato e “Three Wishes” venne realizzato solo sotto forma di video promozionale.
Deluso dall’inqualificabile comportamento dei Vertici della CBS, sembra che Roger stia maturando, in gran segreto, l’idea di riunirsi a Gilmour per il prossimo disco dei Pink Floyd. E’ una ipotesi che, fino a pochi mesi fa, poteva sembrare fantascientifica, considerando anche i recenti dissidi verificatisi tra i due all’epoca della realizzazione del cofanetto antologico Shine On, confermati anche da una recente dichiarazione di Gilmour: “Fu chiesto a Roger di aiutarci nella pubblicazione di questo box set ed egli diede un o due opinioni... la maggior parte delle quali è meglio non ripetere”. Resosi conto dell’impossibilità di proseguire una carriera solista ad alto livello senza un adeguato appoggio pubblicitario, Roger potrebbe essersi reso conto che l’unica via da percorrere per ritornare al successo sarebbe quella, molto dolorosa per lui, di riunirsi ai vecchi compagni dei Pink Floyd, mettere da parte tutti i contrasti sorti negli ultimi anni e, con molta umiltà, riportare in auge il leggendario nome del gruppo. Abbiamo forse sconfinato nell’assurdo ma, talvolta, anche i sogni più impossibili possono trasformarsi in realtà.
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