SOKAIYA: In giapponese si chiama sokaiya, in italiano protezione. In Giappone come in Italia c'e' chi la vende e chi la compra. Nel febbraio del 1994 un dirigente della Fuji Photo Film Co. venne ucciso a Tokyo davanti alla sua abitazione per non essersi piegato alle richieste degli esattori della Yakuza. Il 10 giugno del 1996 tre top manager della Takashimaya, la piu' grossa catena commerciale giapponese, sono stati arrestati per aver pagato alcuni boss della Yakuza per dieci anni in cambio di protezione. In carcere e' finito anche Isao Nishiura, il capo di una delle tante famiglie mafiose giapponesi. Il sistema usato dalla Yakuza e' semplice: i suoi boss minacciano di partecipare alle riunioni annuali dei soci delle piu' importanti holding, rivelando particolari inediti sulla gestione societaria. Molti per evitare di fare notizia sui giornali pagano in silenzio, altri si ribellano; in un modo o nell'altro rischiano grosso. Fatti del genere non si verificavano da due anni. Nel 1993 per casi analoghi erano finiti in carcere un dirigente della piu' grossa fabbrica di produzione di birra del paese, la Kirin Brewery Co. ed un manager della seconda catena di supermarket del Giappone, la Ito-Yokado Co. La Takashimaya, coinvolta in questa ultima inchiesta, e' stata fondata nel 1831 inizialmente come centro per la vendita di kimono a Kyoto, l'ex capitale del Giappone. Oggi ha un fatturato che supera gli otto milioni di dollari americani ed ha punti vendita anche in Taiwan, Singapore, New York e nelle Hawaii. |