hide random home http://www.millecose.it/biliardo/masse.htm (Internet on a CD, 07/1998)

Il Biliardo - Il Massè
La magia del massŀ



Entriamo adesso nel mondo della "pura magia".


Con il massè la palla non percorrepiù linee rette, ma curve più o meno accentuate e brusche accelerazioni, spesso per un tratto avanza e poi retrocede repentinamente.
Fattore fondamentale per potere eseguire correttamente i colpi massè, al di là della singola abilità, della potenza ed elasticità di braccio e polso, è quello di darsi una perfetta impostazione del corpo ed una stabile posizione della mano d'appoggio.
Per ottenere ciò è indispensabile:

-- "incastrare" il gomito sinistro nella parte interna ddell'anca (il destro per i mancini) e portare il peso sulla gamba sinistra piegando il tronco in avanti (di conseguenza il piede destro si solleva sulla punta);

-- premere verso il panno l'anulare ed il mignolo (tutto il peso grava, in pratica, su queste due dita e sul piede sinistro);

-- operare una torsione sul polso che porta il palmo della mano a rivolgersi verso la bilia battente;

-- impugnare la stecca con presa leggera.

Normalmente, durante una partita, quando capita di dover giocare dei colpi massè si tratta sempre di tiri a traiettorie molte contenute, per cui il peso stesso della stecca "lasciato cadere sulla palla", senza aggiungervi azione alcuna col braccio, è sufficiente per eseguirli.
Per eseguire i colpi massè di potenza, allo scopo di distanziare il ponticello dalla palla (dando quindi più velocità alla stecca), si ricorre ad un'impostazione particolare detta "a mano libera" o "gran massè".
Il gomito, anzichè sull'anca, viene incastrato saldamente contro la parte alta del fianco, l'avambraccio è tenuto praticamente parallelo al piano di gioco, il ponticello si forma esclusivamente ad anello e cambia anche il modo di impugnare la stecca, che in questo caso deve essere più solido (tale presa è detta "pugno chiuso").
Inutile aggiungere che si tratta di colpi che solo gli specialisti delle esibizione possono permettersi.
La stecca, sfruttando lo spazio che separa il ponte dalla bilia, arriva su quest'ultima con grande velocità e potenza e le traiettorie che ne conseguono sono realmente incredibili.
Se però la stecca, per un infinitesimale errore, non tocca la bilia nel punto voluto, ma la "sbuccia" soltanto, ne và dell'incolumità non soltanto del panno, ma anche delle sottostanti lavagne, perciò è molto meglio lasciare questi colpi a chi li sa realmente fare.