hide random home http://www.pegacity.it/sport/ciclismo/pages/storia/draisien.htm (Internet on a CD, 07/1998)

Ciclismo OnLine UN INIZIO DIFFICILE
Prima dei pedali: la draisienne


"Aller Anfang ist schwer": ogni inizio è difficile. Sembra che questo fosse il motto del barone tedesco Karl Friedrich Christian Ludwing Drais inventore dello sterzo ma non solo, infatti suo il progetto di un cannone in grado di sparare molti colpi al minuto, di un calcolatore di triangoli e di altre cose.
La draisienne (termine assegnato dai francesi all'invenzione di Drais) restò comunque la sua più grande invenzione la quale si fa risalire al 5 aprile del 1818.
A causa però della sua pesantezza e pericolosità la draisienne conquistò a Parigi (luogo dove l'invenzione fu presentata) una popolarità negativa.
Fu a Londra che la nuova macchina ebbe successo, infatti Dennis Johnson pensò di rendere il mezzo più leggero e più solido costruendolo interamente in ferro. La moda londinese non durò a lungo, ma servì per riconquistare i parigini i quali apportarono alcune piccole modifiche come il sellino in pelle, il contachilometri sul volante e il parafango sulla ruota posteriore.
Il 3 settembre del 1818 l'Imperial-regia Direzione generale di Polizia emanò un bando contro l'uso dei velocipedi durante la notte ritenendoli pericolosi per gli stessi passeggeri. Il barone Drais, rientrato in Germania poco soddisfatto dell'esperienza parigina, si ritirò in un convento di Karlsruhe dove morì il 10 dicembre 1851. Nel 1839 Kirkpatrik Mac Millan un fabbro scozzese creò il primo modello di bici azionata senza toccare terra con i piedi. Mac Millan inventò così la draisienne a leve. La macchina ebbe successo e il fabbro scozzese non depositò mai il brevetto. Con la sua idea la draisienne acquistò l'indispensabile leggerezza nell'equilibrio.


Tratto da:
La storia illustrata del ciclismo
la Casa dello Sport editrice




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