options random home http://web.tin.it/gdm/discos45.htm#sogni (Internet on a CD, 07/1998)

1978 I sogni / (Ricomincio) Da zero 45 giri ZBT 7085
All'interno di un album carico, a suo modo, di impegno sociale, tanto da venire pubblicizzato attraverso lo slogan "cantare il '78", "I sogni" predilige la vena intimista e personale. La protagonista, in lotta contro i sogni che con facilità ti prendono la mano alla fine di un rapporto sbagliato e contro il silenzio, pronto ad afferrarti la mente, si sforza di uscire tra la gente e di ricominciare un discorso nuovo sulla vita "perché il silenzio non porta a niente e i sogni non vanno lontano". In "(Ricomincio) Da zero" il tema dominante è quello che fa da leitmotiv all'intero album: l'oppressione e il malessere delle donne riconducibile in larga parte alla difficoltà dei rapporti con l'altro sesso. La mancanza di mestiere si fa sentire qua e là, ampiamente riscattata però dalla intelligente presa di coscienza di certe problematiche, ancora più apprezzabile se si considera il non facile impatto di quelle tematiche sulla controparte maschile che governa il mercato discografico. Da segnalare, già in queste prime prove, l'abilità di Grazia nell'uso della chitarra, suonata, come dice lei, "a orecchio", istintivamente, data l'assenza di studi musicali alle spalle.

1979 Sera/Tu puoi fingere 45 giri Ed.IT/RCA ZBT 7165
Dopo un silenzio di tre anni la Di Michele prosegue con questo 45 giri il suo discorso sul difficile rapporto uomo/donna, astenendosi dagli eccessi e dalla troppa ideologia. Allo scarno connubio voce-chitarra, che caratterizzava il lavoro precedente, sono subentrate suggestioni funky e disco, testimonianza di un complesso lavoro effettuato sul linguaggio musicale. L'ambito è quello dell'easy listening, con strumenti elettrici al posto di quelli acustici. La limpidezza dei testi e i validi arrangiamenti di Chiari, Troiani e Fera non sono però sufficienti a garantire l'immissione del disco nei circuiti commerciali. Il 45 giri, prodotto da Costa e Saitto, è pubblicato anch'esso per la IT.

Ragiona col cuore1983 Ragiona col cuore/Promesse 45 giri Venus (Polygram) 440001
"Ragiona col cuore" ci dà la misura dell'abilità delle sorelle Di Michele nel mettere a fuoco le molteplici sfaccettature dell'universo femminile, spingendosi anche ad affrontare tematiche all'epoca poco frequentate come quella dell'amore tra donne. ³ Al centro del brano - racconta Grazia - la storia di una donna omossessuale che decide di mettere fine a questo tipo di rapporti per sposarsi e coprire con il matrimonio quella che lei crede sia una vergogna. E così Chiara, la protagonista, se ne va per la sua strada e si rifugia nella sua "casa di bambola", infelice perché è ovvio che non potrà mai essere soddisfatta della struttura che forzatamente si è creata". Il tutto vissuto e raccontato in maniera estremamente delicata, senza torbidezze, attraverso le reazioni emotive e i suggerimenti dell'amica/amante "tradita": un'accortezza che non basta però a preservare il disco da numerosi intoppi in fase di distribuzione. Più disimpegnata "Promesse" dalla vivace musicalità (fra il samba e il country elettrico) che ha il merito di aver letteralmente conquistato il critico Mario Luzzato Fegiz.

1986 Le ragazze di Gauguin/Stai con me 45 giri WEA 248567/7
"Le ragazze di Gauguin" è salutato dalla critica come uno dei brani più felici dell'annata '86. Merito della brillante originalità che lo contraddistingue rispetto alle mode musicali del periodo, delle vivaci atmosfere che il brano evoca e della voce di Grazia: una voce che non trova corrispettivi e della quale, come afferma Fabrizio Zampa, ci si può anche innamorare. Ancora una volta una storia di donne ambientata nella capitale francese e raccontata "in punta di pennello", dove musica e testo vanno a tradursi in forme e colori. Tantissime le citazioni dotte: da Renoir a Degas, da Buñuel alla stilista Chanel. "Ognuno di questi personaggi - racconta Grazia, che già da più parti viene definita la Sade italiana -, con espressioni artistiche diverse, ha saputo raffigurare la donna in un modo che mi ha affascinato e colpito". Sottili emozioni traspaiono dall'altro motivo, "Stai con me", (scritto a quattro mani con Mike Francis) nel quale attraverso echi di samba si cerca di ricreare strumentalmente l'atmosfera che precede il distacco all'alba tra due persone che si sono amate.

1986 Sha la la/Manuela 45 giri WEA 248325-7.
Il disco esce qualche settimana dopo la fine del tour teatrale e l'orecchiabile Sha la la piace così tanto che si pensa di inserirla in una seconda edizione dell'album "Le ragazze di Gauguin", pronta per l'estate 1987. Privo di grosse pretese sul piano dei contenuti, il brano si riscatta per merito di una musicalità trascinante, frutto di un'azzardata, ma ben riuscita fusione tra due momenti diversissimi: la melodia orientaleggiante della strofa e la "villanella" partenopea che caratterizza il ritornello (dall'originale slogan: "tu mi sciogli e mi leghi a te"). A parecchi anni di distanza dall'incisione Grazia, autrice di testo e musiche, confesserà di non essere per nulla legata a "Sha la la", individuando il motivo del distacco nella facilità con cui il pezzo è stato composto e nell'immediatezza che lo contraddistingue. Fatalmente è invece l'efficacia che deriva da queste due caratteristiche a farne una delle canzoni del repertorio della Di Michele più amate dal grande pubblico.

1989 Solo i pazzi sanno amare/Ombrelli sui boulevards 45 giri WEA 24 6928-7
"Solo i pazzi sanno amare" è senz'altro uno dei brani più rappresentativi della produzione di Grazia Di Michele, immediatamente riconoscibile fin dalle prime note per l'originale andamento swingante e ancora oggi trasmesso con discreta frequenza dalle radio. Impegnata in un personalissimo elogio della follia amorosa, Grazia dà la preferenza ai toni sobri ed eleganti, in linea con il suo stile raffinato nei temi e nelle soluzioni musicali, cantando quasi a fil di voce. Il messaggio è preciso: "Buttarsi in una storia d'amore - afferma l'autrice - presuppone sempre un po' di pazzia. Ed è per questo che le persone sfrenate, prive di inibizioni, sono quelle che riescono a tuffarsi nelle situazioni sentimentali con l'entusiasmo giusto e, se vogliamo, anche con la giusta incoscienza". In "Ombrelli sui boulevards" (di cui esiste anche la stampa francese) si avvertono le suggestioni dei cantautori d'Oltralpe ("forse è un fatto inconscio - chiarisce Grazia -, dal momento che mio padre ascoltava musica francese e da piccola avevo nelle orecchie quei suoni"). Nella dimensione del quadretto impressionista ci viene proposto un delicato ritratto di donna, con la ritmica vivace a fare da contrappunto all'ispirazione malinconica: la protagonista infatti, costretta a vivere in una città difficile, senza sole, sogna un'isola "dove le stelle non si nascondono" e "dove i sorrisi non ti tradiscono".

1990 Io e mio padre/Le donne e la vita 45 giri WEA 9031-71252-7
Situazioni ed emozioni autobiografiche sono alla base di questo brano che accompagna la prima apparizione di Grazia al Festival di Sanremo. "Da tempo racconta l'autrice - desideravo interrompere il gelo che si era creato tra me e mio padre. Tutto per colpa della musica: una scelta di vita che lui non condivideva e che mi aveva costretta ad andare via di casa. E siccome la musica ci aveva fatto litigare, paradossalmente ho ritenuto che dovesse anche riavvicinarci. Ho deciso allora di comporre questa canzone che è servita, quando mio padre l'ha ascoltata, a ricostruire la tenerezza perduta in anni di rancore. Scrivendola ho sperato anche che potesse indurre quelli che si trovavano a vivere una situazione analoga alla mia a riallacciare un rapporto interrotto il più delle volte per motivi futili, e il fatto di aver ricevuto delle testimonianze in questo senso mi ha reso felice". Sul retro "Le donne e la vita", un brano dell'88 già pubblicato nell'album "L'amore è un pericolo".

1991 Se io fossi un uomo/Se io fossi un uomo (in duetto con Randy Crawford) 45 giri WEA 9031 73900-7
Il brano, composto da Grazia, dalla sorella Joanna e da Peppi Nocera, viene proposto a Sanremo '91. Un'esibizione sicuramente al di sopra della media festivaliera, ma che passa un po' inosservata. Eleganza e compostezza, dolcezza e raffinatezza, pregi indiscussi della Di Michele, rischiano in qualche modo di imprigionarne la vena espressiva, fino a renderla prigioniera di un cliché che non la soddisfa. Eppure il brano ha delle frecce al suo arco. L'autrice, abilissima ad indagare nell'universo femminile, si cala questa volta nei panni di un uomo mettendone a nudo i condizionamenti che si traducono nell'incapacità di fare concessioni a paure o debolezze ("se io fossi un uomo non mi difenderei con sguardi così attenti a non raccontarsi mai, di essere fragile non lo nasconderei né di essere solo"). Nel duetto la bravura e la simpatia contagiosa di Randy Crawford (che canta in inglese) si amalgamano perfettamente con la vocalità di Grazia e il suo stile di cantante-chitarrista, facendo del mix un prodotto molto ben riuscito.

1993 Gli amori diversi (con Rossana Casale) CDs WEA 4509 92029-21993
Grazia Di Michele duetta con Rossana Casale a Sanremo '93, presentando questa canzone. Un'inedita accoppiata, in feeling artistico, ma ancor prima umano, che regala al festival un vero momento di classe, musicale e d'immagine. Il piazzamento al terzo posto, a sorpresa (loro non ci credevano di certo, tanto che senza attendere la comunicazione dei risultati se ne erano andate a cena), arriva a confermare la validità dell'incontro di due sensibilità e di due voci, ognuna per suo verso, uniche. Le cadenze suadenti di Grazia e quelle al swing e miele di una vocalist di razza come Rossana si esaltano a vicenda, convincendo pubblico e critica. Il titolo del pezzo, che s'ispira ad una canzone di Finardi ("Amore diverso") incuriosisce e lascia spazio anche alle interpretazioni ambigue. E il testo anche, volendo. "In realtà - spiega in più occasioni Grazia - è dal dialogo tra due amiche e dal confronto delle rispettive, sofferte, esperienze sentimentali che è nata, quasi da sé "Gli amori diversi", con l'intervento di un terzo autore, Giorgio Restelli, a mettere ordine alle comuni riflessioni. Il risultato finale è un buon prodotto musicale, ma soprattutto ottimamente comunicato. Peccato che il sodalizio si sia interrotto, perché era più che giustificato aspettarsi ancora qualcosa di interessante da una così armonica collaborazione.


MAX SINGLE
Se io fossi un uomo (in duetto con Randy Crawford) WEA 9031 74128-0
Lato A: Se io fossi un uomo duetto con Randy Crawford
Lato B: Giuramenti - Se io fossi un uomo


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