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![]() TITOLO: Spore PRIMA PUBBLICAZIONE: Giugno 1997 SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Gianfranco Cordara MATITE e CHINE: Fabio Celoni COPERTINA: Corrado Mastantuono (disegno), Max Monteduro (colori) LETTERING: Fiorenza Gallazzi COLORI: Litomilano PERSONAGGI COINVOLTI: Pikappa, Uno, Evroniani, Norman Bates Russel, Gen. Wisecube, Xadhoom NOTE: Prima apparizione per Norman Russel e il Gen. Wisecube Riassunto dell'episodio
E' l'alba di un giorno molto particolare a Paperopoli, e Norman Bates russel sta andando col suo cane Buck verso Paperopoli, a bordo di un furgoncino su cui ha caricato la sua interessante scoperta: una strana pianta a forma di baccello. ![]() Soggetto e Sceneggiatura: 3 Una cosa è certa: questo numero mette un sacco di carne al fuoco! Spore evroniane, militari che sanno più di quanto si immaginasse, generali che aiutano segretamente Pikappa, le crisi esistenziali di Xadhoom... sono tutti elementi che in questo numero vengono solo accennati e che sono destinati a trovare un seguito nei numeri successivi. Probabilmente questo è anche il principale difetto di questa sceneggiatura di Gianfranco Cordara: troppi argomenti vengono affrontati in un solo numero e si salta continuamente e con troppa facilità da una scena nel deserto a una nel cyberspazio a un'altra lontana anni luce su un'astronave Xerbiana. Il lettore ne risulta per forza di cose disorientato, anche perché unito a tutto ciò si trova a dover fare i conti anche con un lato psicologico di Xadhoom che non conoscevamo (la tristezza, che unita alla sua solita rabbia produce una sequenza molto carica di emozione) e con nuovi personaggi molto misteriosi (il gen. Wisecube). Restando nell'ambito della sceneggiatura, questa presenta inoltre alcune sbavature, come il fatto che gli scienziati dei militari siano talmente stupidi da non proteggersi contro le esalazioni venefiche della spora, o che i due piloti di esoscheletri spieghino per filo e per segno a Pikappa come si pilota uno di essi, per poi lasciarlo parcheggiato all'aperto con le chiavi ne cruscotto (in teoria dovrebbe essere una tecnologia segreta e costosissima...). La sequenza che ci mostra Xadhoom nello spazio, infine, è molto d'effetto, in quanto la scarsità di suoni e dialoghi nelle vignette rende bene l'idea del silenzio della morte e dell'abbandono nello spazio profondo, ma è troppo lunga e confusa. Disegni: 3 Per quanto riguarda i disegni di Fabio Celoni, devo dire di non essere rimasto soddisfatto. Il motivo è presto spiegato: sebbene il tratto sia abbastanza pulito e i personaggi rispondano alla caratterizzazione che è stata data loro nei numeri precedenti, Celoni ha voluto strafare, disegnando tavole troppo 'avveniristiche'. Le pagine sono troppo dense di vignette e le vignette stesse sono disegnate con uno stile molto 'corposo': in pratica anche cose come il fuoco o il vento, che dovrebbero essere quanto di più 'volatile' si possa rappresentare, appaiono solidi e corposi come se si trattasse di liquidi. La scelta dei colori non fa che accentuare questo aspetto, e comincio a credere che sia stato fatto volutamente. Il risultato, però, è che il lettore fatica a comprendere le vignette, e spesso è necessaria una rilettura. Altra nota negativa è data dalla disposizione delle vignette (che a volte si ammassano nella stessa pagina, altre volte riempiono da sole una pagina intera) e dagli angoli di ripresa delle stesse: vignette successive sono riprese da angoli completamente differenti e spesso gli angoli stessi sono completamente assurdi (molte vignette sono storte, come se la telecamera fosse stata ruotata). Infine, causato anche dai motivi precedenti, ricompare a pag 16 l'ormai consueto errore nella disposizione delle vignette, che porta il lettore a leggerle nell'ordine sbagliato. Copertina: 3 Non è malvagia, ma sarebbe stata migliore se Xadhoom non fosse stata disegnata diversamente dalle pagine interne e gli esoscheletri non fossero stati così sfuocati. Altro: 3 La solita roba, ne più, ne meno. Globale: 60% Un numero che voleva essere storico, sia per il soggetto, che per la sceneggiatura dai toni epici, che per i disegni forti e intensi. Putroppo la sceneggiatura non mantiene le promesse e i disegni sono troppo intensi per entrare nell'olimpo dei numeri migliori. Peccato, poteva essere molto migliore. ![]() Se non condividete le nostre personali opinioni su questo numero, potete farcelo sapere immediatamente. Se invece siete daccordo con noi fatecelo sapere comunque, e continueremo sempre a proporvi le nostre recensioni.
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