Cenni Storici

La storia di Godrano e' lunga e ricca, le sue origini sono remote e la sua storia milienaria.
Quell'area si trovò al margine della sfera di influenza degli Elimi e dei Sicani. In seguito queste popolazioni vennero in contatto con la più evoluta e raffinata cultura greca. Quello che diverrà il territorio di Godrano si trovò al centro di questo incontro fra potenze e culture diverse. I reperti trovati sono databili tra V e IV secolo a.c.
Dopo il lungo dominio romano e le brevi parentesi di invasioni seguenti (vandaliche, ostrogote, bizantine) di cui non si hanno notizie certe, finalmente con la conquista della Sicilia da parte degli Arabi, intrapresa nel 827, si ha la prima descrizione di questi luoghi. Fu proprio un arabo Al-Igrisi, geografo del XII secolo che, nel suo libro, detto "libro di Ruggero", fa riferimento a Godrano, parlando del fiume Amendola, la cui sorgente si trova appunto nella località di Godrano, che lui chiama Al-Gidran, che non è lo stesso sito dove si trova oggi Godrano.
Si fa riferimento a delle paludi che possono essere localizzate nel bacino del Frattina o del Guddemi, sulle rive di un lago, ed è li che sorge il primo nucleo di Godrano e li resterà per circa cinque secoli. Nel lungo periodo che va dagli Arabi agli Angioini non si ha nessuna notizia.
Il suo territorio si trovò al centro di numerose lotte baronali: quelle tra i Chiaramonte ed i Ventimiglia.
Negli anni che seguirono Godrano divenne feudo, casale, baronia, terra. Ha subito vicende delle aristocrazie che lo hanno dominato: Valguarnera, Barberi, Bartolomeo di Montaperto, Lancellotto Favara, Calogero Colonna Romano ed il figlio Gabriele.
Nel 1605 è fissata la nascita dell'attuale paese. Il paese dunque si trasferisce dal fondovalle alla collina. Uno, spostamento resosi necessario per il progressivo prosciugarsi del lago che andava via trasformandosi in una palude malsana.
Nel 1700 vi è la suddivisione del territori comunale in feudi più piccoli: Giardinello, Cerasa, Cucco, Ramosa, Cannitello, Valle Maria, Oliva. Nel 1714 Godrano è nelle mani di Giovanni Francesco Cottù e nel 1790 passa a Giovanni Cottù Fardella.
Sicuramente tra gli ultimi proprietari del feudo ci sono stati nella metà del 1800 Francesco e Lorenzo Cottù Marziani. In seguito nelle mani della famiglia di Roccaforte, il feudo di Godrano conobbe un periodo di splendore, i cui segni sono ancora visibili nelle lapidi ed iscrizioni settecentesche e nelle famose campane, vanto e gloria dei godranesi, che la leggenda vuole fuse in bronzo ed oro per volere della marchesa di Roccaforte, moglie di Giovanni Cottù Fardella.
Il paese nel corso del XIX e XX secolo non ha una particolare tradizioni storiche da ricordare.

Come arrivare a Godrano: Percorrendo la Strada Statale PA-AG, arrivati a Villafrati, ci si inerpica lungo la SP. seguendo le indicazioni.


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