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TRAVERSATA: GODRANO - VALLE AGNESE - CAPRERIA - FANUSO - COZZO TONDO Quota partenza 698 m.l.s.m.; quota max 1060 m.l.s.m.; quota d'arrivo 1060 m.l.s.rn. Lunghezza Km. 5. Tempo di percorrenza 4 h. Itinerario non segnato. Infrastrutture presenti : Rifugio Valle Maria (chiuso); Rifugio Alpe Cucco. Partenza: Rifugio Valle Maria. Dal paese di Godrano ci si porta al rifugio montano "Valle Maria". Da qui si gira a sinistra per Oliva. Prima, a circa 200 MT. dalle omonime case, si lascia la strada asfaltata e ci si immette in una stradella sterrata dove inizia il percorso. Castagneto Princiotta località Oliva. Vecchio castagneto abbandonato con ricco sottobosco di citiso, rovo e felce aquilina. Roccia arenacea, terreni silicci, presenza bosco misto di roverelle, sughere e pini. Sottobosco di citiso, rovo, pungitopo. Attraversamento di un ruscello in un nucleo di pioppi. Inizio zona di impianto artificiale con cipressi e pini. Grandi spazi aperti in una piccola valle delimitata da due pareti boscate. Predominanza roverella, leccio e frassino. Lasciata la radura ci si inoltra in un tratto di bosco sempre misto con sottobosco molto fitto formato da essenze arbustive spinose (rovo, rosa canina, prugnolo, dafne, pungitopo, asparago e ginestra). Il sentiero si avvia in una ripida salita attraverso una pineta mista con latifoglie varie. Finita la salita si trova una porta in filo spinato, dopo di che il sentiero taglia una collina rocciosa di arenacee, ammantata di sughere, eriche e cisti. Il sentiero esce allo scoperto; incantevoli gli effetti panoramici con valli che si dipartono dalla Busambra. Finisce la salita ed il sentiero si apre in un bivio (bivio Capreria). Sulla destra si prosegue per il rifugio montano "Alpe Cucco", mentre il nostro sentiero va a sinistra. A circa 200 MT. si incontra un piccolo ponte con una grande quercia "gibbosa", e si gira subito a sinistra costeggiando il torrente. E' il tratto in cui il sentiero è meno chiaramente riconoscibile e dove quindi è più facile perdersi. Il sentiero sbuca in un grande prato con una casa ed un bevaio. All'altezza di una grande quercia, vicino ad un guado del torrente, il sentiero si reintroduce nel bosco. Proseguendo, il bosco si popola di maestosi esemplari isolati di cerri e roverelle ricoperti dall'edera. Qui il sentiero si inoltra in una zona umida dove la presenza dell'olmo è continua. Usciti da questa zona si costeggia una parete arenacca che rimane a sinistra, colonizzata da muschi e licheni, mentre negli spazi più ricchi di terriccio imperano le sughere e l'erica. Qui il sentiero raggiunge un punto panoramico (sulla sinistra c'è una staccionata in legno e filo spinato). Da questo punto il sentiero è molto evidente, si trasfonna quasi in una stradella forestale attraversando un bosco d'alto fusto, risparmiato dai grandi tagli del periodo bellico, e formato da roverelle e qualche esemplare di leccio ed acero montano. Lo strato arbustivo è ricco di rosa canina, lonicera etrusca, dafne aureola, pungitopo. In autunno questo è il regno delle beccacce. Il sentiero sbuca in un grande spiazzo ai piedi della Busambra, in una strada sterrata. A questo punto si può decidere di tomare per la stessa strada, oppure tornare per la strada a destra, la quale dopo un paio di Km. porta al rifugio montano "Alpe Cucco". |