Percorso N.2 - Sulle Orme del Re
TRAVERSATA: GODRANO - SANTA BARBARA - PULPITO DEL RE - LAGHETTI ALPE CUCCO

Quota di partenza: 698 m.s.1.m.; quota max 981 m.s.1.m.; quota d'arrivo 942 m.s.1.m.
Lunghezza Km. 5.
Tempo di percorrenza 3 h.
Itinerario non segnato.
Infrastrutture presenti: Rifugio Alpe Cucco.
Punto di partenza: ex Galleria FS. (Km. 3 Strada Provinciale).


Il punto di partenza dell'itinerario può essere raggiunto dal paese di Godrano a piedi o in macchina, attraverso la S.P. che dal paese arriva alla statale 118. All'altezza del Km. 3 (Cozzo Galleria) si gira a sinistra immettendosi in una stradella forestale sterrata e si prosegue per circa 200 mt.
All'altezza di un masso arenaceo che rimane sulla destra, si apre un sentiero in terra battuta, da dove proseguirà il percorso. Attraversata la porta in filo spinato, legata ad una grossa sughera, si prosegue verso Sud in direzione della Busambra.
Il sentiero si immette in un bosco di querce con sottobosco misto di citisi, biancospino, rosa canina, pungitopo e grossi cespi di origano.
In questa zona in primavera è facile ammirare bellissime fioriture di peonie, sia bianche che rosse, di ciclamini e di viole. Di tanto in tanto nelle radure si sentono frullare gruppi di colombacci, mentre nelle boscaglie si sente un vocio rauco che spesso cambia in un lamentoso miagolio: è la ghiandaia, l'imitatrice del bosco.
Finita la salita il sentiero raggiunge un crinale con una area carbonile; si lascia subito il sentiero principale e si gira a destra seguendo sempre il crinale.
Finalmente dopo avere attraversato un fitto cespuglio di calicotome, si scopre il Pulpito del Re, formato da un masso dove è stata scolpita una scalinata che raggiunge la sommità sulla quale è stata ricavata una poltrona, utilizzata dal Re per le battute di caccia. Accanto si erge un'altro masso arenaceo dalle forme di un'aquila accovacciata.
Dopo una sosta si prosegue, sempre verso Sud, lungo un sentiero tracciato dal transito delle mucche. Si raggiunge il crinale, e superato il filo spinato, si scende verso valle in direzione est. Il sentiero è abbastanza evidente perchè incassato nel terreno arenaceo. Questo rappresentava l'antica via lungo la quale si spostavano gli armenti che da Godrano andavano ai pascoli montani di Alpe Cucco, durante il periodo di riposo del pascolo in bosco. Lungo questo tratto la vegetazione arbustiva ha preso il sopravvento su quella arborea a causa di antichi incendi. Qui tra il folto delle calicotome e dell'erica, scavano le proprie tane istrici, gatti selvatici e volpi che poi durante la notte si spostano nei luoghi di caccia.
Attraversato il torrente il sentiero si apre sulla valle di Ficuzza. Proseguendo verso monte, lungo il torrente, ci si porta ai laghetti di Alpe Cucco. Poco più sopra si intravede la struttura ricettiva di Alpe Cucco. Da qui si può riprendere lo stesso percorso per tomare a Godrano, o scegliere una via altemativa.




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